In occasione del mio quattordicesimo compleanno ho avuto il primo approccio con la chitarra. Dopo un periodo da autodidatta trascorso a cercare di riprodurre le meravigliose melodie dei Creedence Clearwater Revival, mi hanno regalato la prima chitarra elettrica, una “Hofner” rossa fiammante con il battipenna nero. Lo strumento nuovo mi ha proiettato verso l’ascolto di una musica molto più complessa facendomi abbandonare gradualmente la dimensione della canzone, anche perché ho avuto la fortuna di vivere l’epopea del grande rock degli anni ’70. Questo mi ha fatto appassionare ad un nuovo modo di concepire la musica basato su brani più lunghi ed articolati, ma che soprattutto contenevano quei mitici assoli che ancora oggi vengono studiati da tutti i chitarristi del mondo. Vedendo i risultati piuttosto incoraggianti ma al tempo stesso la difficoltà di andare oltre un certo limite, ho deciso di praticare e nel- la maniera più canonica, studiando la chitarra classica presso il “Centro Didattico Musicale Italiano” del M° Modesto Ricchi sotto la guida del M° Enzo Cioccolini.
L’esigenza di avere una preparazione teorica più adeguata mi ha indotto poi ad intraprendere lo studio del solfeggio, conseguendo il diploma presso il conservatorio “L. Refice” di Frosinone. Non ho mai avuto nell’animo l’idea di diventare un concertista classico ma di utilizzare piuttosto la preparazione e la fantasia per creare musica. Questo desiderio unitamente alla grande passione per il jazz ereditata da mio padre, mi ha spinto nella maniera più naturale verso l’arte dell’improvvisazione, la ricerca sonora e la “composizione”. Tutti gli studi fatti nel corso degli anni li ho trasferiti nelle mie creazioni musicali che mi hanno per- messo di realizzare i cd “Immagini di Roma” e “Sangue Latino” come solista, accompagnato da Pino Sallusti al contrabbasso e Fabrizio Bigioni alla batteria ed alle percussioni, “La Musica Dentro” con il Nicola Buffa Mediterranean Jazz Quartet.